Mentire con i Diagrammi

Ultimo mese per visitare la mostra Diagrams presso Fondazione Prada Venezia

In un’intervista risalente agli anni Settanta, David Bowie ostenta sfacciatamente il suo tabagismo mentre fuma contemporaneamente undici sigarette incastrate in un complicato bocchino di metallo a raggiera. Si tratta di un documento inedito? Purtroppo no. O meglio, sì, ma alla sedicesima riproduzione noto che la corona di cicche, un contrappasso per gli incalliti, fa acqua da tutte le parti. Il filmato, così verosimile, è stato generato utilizzando l’intelligenza artificiale.

Pochi giorni dopo la morte di Giorgio Armani, esce sul “Corriere della Sera” un’intervista a Paola Fendi che svela la location originale della celebre foto del 1985 che immortalava i maggiori stilisti italiani dell’epoca: non il Duomo, come ricordavo, bensì l’Arco della Pace, scelto dalla critica di moda del “Corriere” Adriana Mulassano come simbolo del trionfo della moda fatta in Italia. Lo sfondo con la cattedrale milanese – non mi capacito di come non l’avessi notato prima – è un fotomontaggio realizzato per il pubblico americano, più propenso a riconoscere le guglie che sorreggono la Madonnina rispetto al monumento neoclassico di Luigi Cagnola.

Non è una novità che l’efficacia divulgativa della selva di immagini di cui è farcito il nostro quotidiano non sia affatto scontata: possono alterare la realtà giocandoci in chiave umoristica, come nell’esempio esagerato di Bowie, ma anche raccontarla ingenuamente come nel secondo caso. La mostra Diagrams, a cura dello studio fondato da Rem Koolhaas AMO/OMA (dal 10 maggio al 24 novembre 2025) presso la sede veneziana di Fondazione Prada, ha contribuito a restituire una ricognizione attendibile di un particolare tipo di immagine, quella grafica.

Ed Hawkins – Variazioni delle temperature nel mondo tra il 1901 e il 2018, 2019 – Courtesy BBC News

La definizione di diagramma non può essere ridotta a una mera combinazione di parole e figure. Sarebbe come descrivere un quadro come un dipinto a olio, confondendo la forma del supporto con la tecnica utilizzata. Il diagramma è innanzitutto una rappresentazione simbolica del mondo, o meglio di un mondo, definita com’è dalla pretesa di sintetizzare in un’unica grafica l’enunciato di una tesi. Proprio il colpo d’occhio è una delle caratteristiche distintive che lo rendono così efficace. Il fatto di essere una fotografia riassuntiva di un insieme complesso, però, lo rende passibile di fraintendimento, se l’errore sta nell’interpretazione elaborata dal lettore, o di persuasione, se è l’autore a voler lanciare un messaggio fuorviante. Il pericolo non risiede tanto nel falsificare il dato in sé, ossia commettere una frode (Bowie infatti fumava veramente), ma nell’alterarne la restituzione grafica (Bowie non fumava undici sigarette insieme), ossia il modo in cui le informazioni vengono comunicate.

Il sistema circolatorio del corpo umano, vista frontale e posteriore, s.d. – Courtesy Wellcome Collection

L’accessibilità della forma come plausibile indice di scarsa obiettività è l’oggetto di studio di quello che si può definire, in quanto a fama e vendite, come Il piccolo principe dell’inferenza: Mentire con le statistiche (1954) è un saggio divulgativo in cui l’autore Darrell Huff mostra come la raccolta, lo studio e la diffusione di dati statistici siano tutt’altro che pratiche neutrali. Le operazioni che comportano la deduzione di un intero fenomeno a partire dall’osservazione di una piccola quantità di casi sono processi esposti a incursioni soggettivistiche. Senz’altro l’alterazione del dato non è un percorso obbligatorio, ma è quantomeno possibile che il messaggio finale possa essere dirottato. L’intenzione di Huff, infatti, non è quella di gettare nello sconforto qualunque fruitore di una statistica, ma almeno di instillargli il dubbio che quella che sta assimilando non è necessariamente una valutazione oggettiva di un fatto.

Nello stesso decennio, non a caso, in I persuasori occulti (1957) Vance Packard suggeriva ai consumatori statunitensi di valutare con scetticismo gli slogan divulgati dall’impero pubblicitario, soprattutto quelli che promettevano risultati straordinari in tempi infinitesimali. Al tempo stesso, però, l’inflazione a scopo di lucro dei miracoli di un prodotto non deve portarci a mettere interamente in discussione la sua efficacia. Se ti lavi i denti con il dentifricio al bicarbonato “pro white now ultra” i tuoi denti non diventeranno bianchi immediatamente, ma all’opposto se non li laverai affatto è molto probabile che, col tempo, si formeranno delle carie. Lo scetticismo nei confronti dell’ammonimento commerciale, infatti, non deve portarci a condannare in toto il messaggio sotteso all’arte del racconto, che, per sua natura, deve servirsi di elementi quali la fantasia e l’invenzione, a volte anche a fin di bene.

Modello del mondo, 1972 – Courtesy of the authors via System Dynamics Society

A consolidare questa versione concorre uno fra i testi che il secondo ciclo di istruzione ci ha costretto a imparare a memoria, il proemio della Gerusalemme Liberata: “Sai che là corre il mondo ove più versi / di sue dolcezze il lusinghier Parnaso, / e che ’l vero, còndito in molli versi, / i più schivi allettando ha persuaso.” Per raccontare le gesta della Prima Crociata, Torquato Tasso ci sta spiegando il motivo che l’ha spinto a scegliere la forma del poema eroico piuttosto che quella del trattato storico: per propinare una storia sulla città santa ai bambini schizzinosi basta mettere un po’ di zucchero nel brodo di verdure. Un elenco severo di dati scientifici, per quanto accurato e autorevole, non è sufficiente per svolgere fino in fondo la funzione di una notizia, ossia essere notata e, addirittura, compresa dallo spettatore.

Elwin J. Woodward, Diagramma storico e profetico del mondo: il disegno salvifico di Dio per i trasgressori della legge, 1912 – Courtesy of David Rumsey Map Collection, David Rumsey Map Center, Stanford University Libraries

Il diagramma, in maniera non dissimile, concilia l’impellenza della spiegazione con il potere della suggestività, assicurandosi che il messaggio non solo arrivi a destinazione ma inizi almeno il suo viaggio verso il lettore, catturando subito il suo interesse. La simbolizzazione è l’arte attraverso la quale riusciamo a concentrare in un unico segno più livelli di significato, rendendoli simultaneamente leggibili nell’immediato. La forma rizomatica del diagramma, più o meno astratta, è la rappresentazione più chiara delle relazioni, più o meno evidenti, che interconnettono il genere umano al di là dei confini geografici e politici. Se il bisogno di schematizzare e sintetizzare la massa di informazioni era una nostra necessità già negli anni dell’Albero di Porfirio, nell’epoca della fibra ottica dare una forma riconoscibile alla pletora di contenuti dei quali siamo subissati è un’esigenza quanto mai urgente. Il lettore di oggi è in grado di interpretare questi simboli per identificare tutte le stratificazioni del messaggio?

AMO, Le 10 principali destinazioni degli studenti cinesi e statunitensi che studiano all’estero Le 6 principali destinazioni degli studenti dell’UE che studiano all’estero, 2008 – Courtesy AMO/OMA

BIBLIOGRAFIA

Grickus AI (@grickusai), David Bowie ten cigarettes, 12 ottobre 2025, Instagram, https://www.instagram.com/reel/DPr3OLXEqS7/?igsh=MW9rdWYwZjFjc2xldQ==

Bauzano Gian Luca, Paola Fendi e la foto a Milano. “Volai all’alba solo per esserci Noi individualisti, non rivali”, “Corriere della Sera”, 6 settembre 2025.

Huff Darrell, How to Lie with Statistics, New York, W. W. Norton & Company, 1954, (trad. it. Mentire con le statistiche, M&A, 2007).

Packard Vance, The Hidden Persuaders, New York, David McKay Company, 1957, (trad. it. I persuasori occulti, Torino, Einaudi, 1989).

Tasso TorquatoGerusalemme liberata, a cura di Lanfranco Caretti, Milano, Mondadori, 1988.

 

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GABRIELE DELLA MADDALENA: After graduating in History and Criticism of Art, he began working as an archivist at an antiquarian bookshop specializing in 20th-century avant-garde movements. He currently contributes to Lampoon and Style Magazine, and works as an art director for Club Domani in Milan.

Header: John Auldjo, Carta del Vesuvio che illustra la direzione delle colate di lava nelle eruzioni avvenute tra il 1631 e il 1831, 1832 – Courtesy Ministero della Cultura – Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze

All images courtesy of Fondazione Prada

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